Con l’espressione “ritenzione idrica” si fa riferimento alla predisposizione a trattenere liquidi all’interno dell’organismo.
Tale disturbo in genere tende a colpire aree corporee ben precise, le stesse che presentano la tendenza ad accumulare grasso quali ad esempio, addome, glutei, fianchi e pancia.
Tuttavia la ritenzione idrica può essere causata anche da particolari patologie preesistenti, ove peraltro i più comuni rimedi naturali risultano inefficaci: in questo caso generalmente diviene necessario sottoporsi a specifici trattamenti e terapie farmacologiche idonee.
Acerrima nemica delle donne, la ritenzione idrica è il più delle volte, e fortunatamente, la conseguenza di uno stile di vita frenetico e scorretto, abbinato a una dieta poco equilibrata.
Entrano quindi in gioco prodotti specifici e rimedi naturali che, uniti a pochi semplici accorgimenti, possono senza alcun dubbio fare la differenza, migliorando sensibilmente la situazione.
Cos’è la ritenzione idrica
La ritenzione idrica è di fatto la tendenza delle cellule a trattenere liquidi, tossine, scorie e sali minerali: in genere a comportarla, è lo squilibrio che si crea tra due sali minerali specifici quali sodio e potassio.
Quando ad essere presente in maggiori proporzioni è il sodio, il corpo tende a trattenere inevitabilmente una ingente quantità di liquidi, determinando un’alterazione della circolazione sanguigna e linfatica.
L’accumulo di liquidi in eccesso presenti negli interstizi extra-cellulari diviene una condizione patologica determinata da uno scorretto drenaggio linfatico così come dall’incremento di sodio che, trattenendo naturalmente acqua, permette agli stessi di ristagnare.
Il cosiddetto ristagno di liquidi o edema è in genere localizzato in aree specifiche del corpo, particolarmente predisposte anche all’accumulo di adipe quali addome, fianchi, glutei e cosce.
Un microcircolo alterato unito ad un deficit legato al sistema linfatico, determina a sua volta un ristagno di tossine e sostanza di rifiuto prodotte dall’organismo.
Tale condizione contribuisce pertanto ad alterare inevitabilmente il metabolismo cellulare, di per sé compromesso da un insufficiente apporto di ossigeno.
Ed è proprio l’alterazione a livello linfatico che si evidenzia nei periodi dell’anno particolarmente caldi, così come nei soggetti che tendono a trascorrere gran parte della giornata in piedi mediante gonfiore diffuso ed edemi localizzati.
Il ristagno dei liquidi, che causa la ritenzione idrica, comporta inevitabilmente l’aumento del peso corporeo.
In sua presenza esso tende ad aumentare non per un aumento di massa grassa ma semplicemente per un eccesso di liquidi che non defluisce nel modo corretto. Il sovrappeso al contrario può favorire la ritenzione idrica poiché tale condizione tende a ridurre la diuresi.
Ritenzione idrica cause
Il mancato equilibrio tra sistema circolatorio venoso e linfatico uniti a una cattiva circolazione sanguigna rappresentano fattori determinanti quando si parla di ritenzione idrica.
Qualora non sussistano particolari patologie già in atto, la causa principale tende comunque ad essere rappresentata da uno stile di vita inadeguato.
A causare ritenzione idrica possono essere dunque una dieta ipocalorica e quasi del tutto priva di proteine così come un consumo eccessivo di alimenti ricchi di sodio.
Anche la sedentarietà gioca un ruolo importante così come la scarsa attività fisica o al contrario le attività che richiedono di trascorrere molto tempo in piedi.
Da non tralasciare poi il fumo e l’abuso di alcolici e caffè, la tendenza a indossare capi eccessivamente stretti e tacchi alti e ancora una particolare condizione detta stasi venosa, determinata per effetto della gravità, dallo stazionare ancora una volta in piedi, con conseguente rallentamento della circolazione sanguigna.
Tra le cause di ritenzione idrica che esulano dallo stile di vita, possono comparire l’assunzione di particolari farmaci, in particolare ormonali, steroidei e antiacidi così come patologie pregresse quali disfunzioni cardiache e renali, infiammazioni croniche, artrite e ancora diabete, ipotiroidismo e sindrome premestruale.
Come intervenire in maniera efficace? Se in atto sono presenti patologie, è sempre opportuno rivolgersi preferibilmente al proprio medico curante.
Diversamente è possibile coadiuvare l’azione dei massaggi linfodrenanti, accompagnandoli a bendaggi al sale rosa dell’Himalaya come quelli proposti da Efory Cosmetics.
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Ritenzione idrica in gravidanza
Durante la gravidanza, specie in prossimità del parto, la tendenza è quella di trattenere maggiormente i liquidi poiché il neonato, nel pieno dello sviluppo esercita una notevole pressione al livello dei vasi sanguigni.
La ritenzione idrica in gravidanza è proporzionale alla quantità di acqua presente nel corpo, circa 4 litri e correlata al principio che vede il sangue scorrere meno rapidamente: in questo modo si manifesta in maniera evidente un gonfiore diffuso, localizzato sulle caviglie, sul viso, sulle dita e sui polsi.
Dopo il parto, tale condizione tende tuttavia a risolversi spontaneamente, eliminando i liquidi in eccesso già a una sola settimana dal parto, complice una minzione più frequente e una sudorazione notevolmente incrementata rispetto al normale.
Ritenzione idrica sintomi
Principale manifestazione della ritenzione idrica è senza alcun dubbio un evidente accumulo di liquidi nei tessuti palesato da un eccessivo gonfiore ed edema.
Gli arti appaiono doloranti, si accusano generalmente stanchezza e spossatezza e vi è una riduzione della diuresi unita a frequenti formicolii.
Al di là di test e analisi specifiche in grado di individuare il problema, è possibile testare il proprio corpo per comprendere se tale condizione è in atto: occorre premere il pollice semplicemente esercitando forza sulla sezione anteriore della coscia per almeno 3 o 4 secondi.
Una volta rimosso il dito, se l’impronta dello stesso appare evidente, è probabile che il corpo presenti ritenzione idrica.
Ulteriore indicatore è in genere la temperatura dell’area sottoposta ad analisi: se appare fredda al tatto significa che la circolazione è compromessa e probabilmente manifesta un ristagno di liquidi.
Come combattere la ritenzione idrica
Sapere come eliminare la ritenzione idrica permette di agire in maniera efficace alla radice del problema.
Fondamentale è pertanto partire da un’alimentazione sana, caratterizzata da frutta e verdura, alimenti poveri di sale e di grassi, il tutto accompagnato da almeno 2 litri d’acqua al giorno.
Una buona regola consiste nel praticare abitualmente attività fisica in modo tale da favorire la circolazione, migliorando al contempo tutte le attività metaboliche correlate al sistema linfatico.
Ginnastica dolce, pilates, yoga, camminate all’aria aperta così come il nuoto sono senza dubbio l’ideale per non affaticare il fisico assicurandosi tuttavia una perfetta forma fisica.
Abbinare queste buone abitudini a trattamenti estetici mirati quali massaggi linfodrenanti, permette di ottenere ottimi risultati, riducendo la ritenzione idrica.
Il massaggio linfodrenante è infatti una vera e propria manipolazione che va ad agire direttamente sui vasi linfatici, stimolando e favorendo il corretto deflusso della circolazione linfatica.
Indicato è in questo caso l’utilizzo di creme specifiche anticellulite o drenanti in grado di massimizzarne gli effetti, riducendo in maniera significativa il ristagno di liquidi. Un esempio? Somatoline Snellente 7 notti, da applicare la sera prima di coricarsi ma solo se non sono in atto patologie legate alla tiroide.
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In alternativa, applicare con regolarità fanghi d’alga permette di ridurre l’adiposità localizzata, aiutando al contempo a drenare i liquidi in eccesso, combattendo in questo modo la ritenzione idrica gambe.
Ancora una volta il segreto è la costanza poiché è necessario proseguire il trattamento per almeno 3 mesi consecutivi, con applicazioni a giorni alterni il primo mese per poi proseguire col mantenimento settimanale.
I migliori in questo caso si rivelano i Fanghi d’alga Guam, efficaci e performanti già dalle prime applicazioni.
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Ritenzione idrica rimedi naturali
La ritenzione idrica può essere arginata avvalendosi di rimedi naturali: gli oli essenziali ne sono un esempio.
L’olio essenziale di betulla agisce sui principali disturbi venosi e circolatori, apparendo particolarmente utile qualora le gambe appaiano pesanti e si presentino gonfiori, edemi e ristagni linfatici.
Svolge inoltre una spiccata azione diuretica e drenante, favorendo l’espulsione dei liquidi in eccesso e riducendo in maniera significativa anche l’eventuale componente dolorosa. Particolarmente efficace è l’Olio cellulite alla betulla Weleda.
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L’olio essenziale di limone invece è un ottimo tonificante del sistema circolatorio in grado di stimolare la circolazione linfatica e venosa, rafforzare i vasi sanguigni e fluidificare il sangue.
Perfetto contro ogni genere di disturbo provocato da una cattiva circolazione, agisce nel trattamento di gambe pesanti, edemi, cellulite, vene varicose e fragilità capillare.
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Particolarmente utile in ultimo, effettuare bagni caldi drenanti introducendo nell’acqua gli ormai noti Sali di Epsom: trattenendo a sé i liquidi agevolano il drenaggio e permettono una rapida espulsione mediante la diuresi.
Un paio di cucchiai da cucina miscelati in acqua sono sufficienti a garantire risultati ottimali contro la ritenzione idrica, sempre se i bagni vengono effettuati comunque con regolarità.
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Considerazioni finali
Arginare la ritenzione idrica è possibile adottando tutte le best practice necessarie a ridurre il rischio di incrementare tale problema.
Uno stile di vita sano, attività fisica regolare e l’utilizzo di cosmetici adeguati possono fare la differenza, unitamente a un’alimentazione corretta ed equilibrata.
Nessun segreto dunque, solo la buona volontà e la costanza, entrambe finalizzate a mantenere la forma fisica e l’organismo in perfetta salute.
SEO Copywriter e Social Media Strategist, ritengo che l’uso corretto delle parole possa fare la differenza, rappresentando un vantaggio competitivo. Essere persuasivi non significa “convincere” ma saper intercettare le necessità, assecondando bisogni e risolvendo problemi…e questo è il mio mantra!