Odiati e temutissimi dalla maggior parte delle donne, i baby hair o “capelli nani”, sono una sorta di leggera peluria che tende a crescere all’attaccatura del collo e ancor di più della fronte.
Sebbene celebrity quali Rihanna e Katy Perry ne abbiano fatto un vero e proprio trend, c’è chi come Kim Kardashian ne ha letteralmente istituito una lotta, ricorrendo addirittura all’uso del laser: certo è che proprio i baby hair possono risultare alquanto ingestibili, comportando non pochi disagi.
Come convivere pacificamente con i baby hair senza considerarli un difetto?
Qualche piccolo accorgimento può senza alcun dubbio semplificare la vita (e l’acconciatura) evitando in questo modo di utilizzare metodi eccessivamente drastici e poco adatti quali il taglio.
Cosa sono i baby hair
In molti tendono a considerare i baby hair come veri e propri capelli, o in alternativa a confonderli con i banali capelli spezzati dall’utilizzo smodato di piastre e arricciacapelli o ancora da elastici troppo stretti impiegati per raccogliere la chioma.
Nulla di più sbagliato, e sono molte le “leggende metropolitane” che gravitano intorno ai cosiddetti “capelli nani”.
Lunghi circa un centimetro o al massimo un centimetro e mezzo, i baby hair non sono altro che una sorta di leggera peluria che si rinnova continuamente e che tende a presentarsi in specifiche aree del volto quali l’attaccatura del collo, della fronte e della nuca.
Non sono dunque capelli veri e propri e non crescono oltre la loro misura originaria, comportando non pochi disagi, specie se si è soliti raccogliere la chioma mediante ponytail o chignon.
Tuttavia i baby hair non vanno confusi col risultato dato dall’abitudine di raccogliere i capelli con l’elastico o di applicare parrucche, posticci, extension e accessori similari, tutti elementi che tendono a spezzare il capello, comportando un aspetto crespo e disordinato.
I capelli spezzati sono solo più corti degli altri e, a differenza dei “capelli nani”, sono ovviamente (e fortunatamente!), soggetti a una crescita progressiva.
A dispetto di quanto si è portati a credere, a presentare una maggiore quantità di baby hair sono le donne bionde che presentano capelli particolarmente sottili.
Chi al contrario presenta capelli afro o comunque spessi e scuri accompagnati da un’attaccatura più bassa a livello frontale come nel caso delle donne arabe, difficilmente deve fare i conti con tale peluria.
Certo è che i baby hair sono maggiormente visibili sui capelli scuri, mimetizzandosi naturalmente al meglio su una chioma chiara.
Come gestire i baby hair
C’è chi adora i baby hair e chi invece se ne fa letteralmente un cruccio: certo è che i capelli nani sono riusciti a dividere anche una tra le famiglie più famose dello star system, le Kardashian appunto.
Se Kim si è infatti imposta in maniera categorica circa la rimozione dei baby hair mediante epilazione laser, salvo poi pentirsene successivamente, la sorella Kylie Jenner tutt’ora ama invece sfoggiarli con orgoglio e non è certo la sola.
Gestirli non è dunque un’impresa facile ma di fatto non è nemmeno impossibile: i baby hair possono essere celati, “camuffati” o eliminati in maniera permanente attraverso l’uso del laser, o valorizzati, rappresentando un elemento di carattere a completamento dell’acconciatura.
Come mimetizzare i baby hair? Utilizzando una cera fissante opaca o una semplice lacca per capelli, in grado di farli aderire alla chioma, senza tuttavia determinare un effetto bagnato che in questo caso sembrerebbe decisamente fuori luogo.
La cera per capelli opaca Da’Wax proposta da DaDude, sebbene sia concepita per fissare il capello maschile, permette di acconciare i baby hair, rendendoli parte integrante della capigliatura, senza lasciare residui né incollare.
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È sufficiente scaldare leggermente il prodotto tra le dita, applicandolo con i polpastrelli sull’attaccatura dei capelli, avendo cura di premere i baby hair verso il retro del capo al fine di ottenere un risultato pulito e quanto più ordinato possibile.
In alternativa appare particolarmente efficace per fissare i baby hair anche la lacca vegetale alla gomma lacca Phytolaque Phyto, a tenuta leggera ma comunque altamente performante.
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I baby hair possono essere modellati anche in avanti, un autentico trend specie se questa tecnica viene messa in atto all’attaccatura delle orecchie. Anche in questo caso una cera per capelli di qualità appare ideale, sebbene sia possibile utilizzare a preferenza anche una polvere fissante.
Slick Gorilla Hair Styling Powder è una polvere fissante leggera che, una volta applicata sul capello permette di acconciarlo e modellarlo secondo lo stile desiderato.
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In questo modo con i baby hair, le donne più originali potranno ricreare piccole “ondine” aderenti alla pelle, perfettamente in linea con i trend più attuali e in grado di esprimere carattere e una spiccata personalità.
Se al contrario si predilige uno stile classico ed essenziale, identificato per mezzo di un’acconciatura raccolta quale uno chignon o un’elegante coda alta, nascondere i baby hair diviene essenziale.
In questo caso è possibile intervenire applicando sulla chioma una cera opaca che tuttavia garantisca un effetto naturale, senza incollare i capelli. Il procedimento è ancora una volta semplice.
Dopo aver realizzato l’acconciatura, si preleva e si scalda la cera con le mani per poi accarezzare le radici con i palmi partendo dall’attaccatura frontale.
Cafè Racer Matt Pomade può senza alcun dubbio rivelarsi un valido aiuto nel garantire un’acconciatura pulita e resistente, domando al meglio la “vitalità” dei baby hair, senza alcun tipo di compromesso.
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Baby Hair: opinioni e considerazioni finali
Che piacciano o meno, i baby hair non rappresentano un problema né un inestetismo. Pochi semplici step possono domare tale peluria con facilità, garantendo un risultato sempre perfetto.
Nessun disagio dunque, solo pettine, spazzola e i prodotti giusti in grado di fissare gli indomabili capelli nani, rendendo la piega più ordinata ed elegante.
SEO Copywriter e Social Media Strategist, ritengo che l’uso corretto delle parole possa fare la differenza, rappresentando un vantaggio competitivo. Essere persuasivi non significa “convincere” ma saper intercettare le necessità, assecondando bisogni e risolvendo problemi…e questo è il mio mantra!